Lc 21, 25-38.34-36
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».
Massimo Don Paolo Ferrazzo
VEGLIATE PREGANDO
Inizia un nuovo Anno Liturgico e chi ci condurrà per mano in questa nuova esperienza di Dio sarà il Vangelo di Luca.
Dobbiamo disporci ad accogliere un nuovo anno come un dono del Signore alla sua Chiesa, come il suo venirle incontro con le parole d’amore dello Sposo alla sua Sposa, è una nuova opportunità data a tutti di rinnovare nel cuore l’attesa di lui, che sta venendo incontro alla storia del mondo e alla vita di ognuno.
Per questo motivo il nuovo anno liturgico si apre con il tempo dell’Avvento, che ci dà il senso di tutta la vita cristiana come un andare incontro al Signore che per primo è in cammino verso di noi. Nel Vangelo di questa prima Domenica di Avvento, accogliamo da Luca l’insegnamento di Gesù sulla fine della realtà creata. Sole, luna e stelle, si consumeranno, non sono dei, né immortali, ma creature che eseguono il compito per cui sono stai creati e alla fine del loro servizio la reità umana si incontrerà con il Figlio dell’Uomo che viene su una nube.
Gesù nella sua incarnazione, ha portato la nostra umanità presso il Padre, la resa partecipe di Dio, alla fine il Padre la accoglierà totalmente con sé, nella propria vita.
Questo è il significato dell’Uomo su una nube e questo è il destino che ci attende. Per raggiungere questa meta Gesù ci invita a risollevarci dai nostri ripiegamenti su noi stessi e a guardare in alto, verso l’incontro con il Padre.
Vegliare diventa allora fondamentale, per chi ha una meta da raggiungere, per riconoscere i segni che indicano le tappe del cammino, le tracce del suo camminare in mezzo a noi, i segni del suo venire a cercarci. Pregando in ogni momento si resta vigilanti, ci dice Gesù. Questo è il primo impegno del discepolo che non vuole addormentarsi, che desidera sfuggire all’ansia di chi ha costruito la propria vita nel solo orizzonte mondano, e la vede sfuggirgli ogni giorno. Pregare significa ascoltare, rimanere in dialogo con il Signore, e la sua Parola. Pregare in ogni momento significa vivere la presenza di Lui in ogni situazione, nella quale poterlo accogliere, nel segno di quella umanità che un giorno verrà sulla nube ma oggi si da da incontrare nella vita di ogni uomo. Rialzatevi e guardate in alto, ecco i due imperativi che devono guidare la nostra esistenza.
Rialzarsi significa tornare a vivere da uomini liberi, non ripiegati e prostrati, tenendo fisso lo sguardo alla meta, verso la quale avanzare ogni giorno mediante l’amore.
Don Paolo